Cosa c’è dietro un profumo?

Tutte le fragranze nascondono un naso o un profumiere che l’ha creato

Ma come nasce un profumo? Quanti aromi riesci a distinguere? Bene, c’è una scuola IFIPCA di fama mondiale a Versailles, in Francia. Lì vengono insegnate diverse professioni legate al mondo degli aromi. Un buon naso è la chiave ma anche la mente, la creatività e la visione. La memoria è la chiave per riconoscere gli odori e i profumieri l’hanno super allenata. Gli aromi preferiti dagli specialisti sono spesso aromi floreali e, naturalmente, tendono ad essere grandi appassionati di gastronomia, dove c’è un universo di odori grande quasi quanto nel loro campo. A volte questo mondo culinario funziona anche come ispirazione. In definitiva si tratta di emozioni. Da quello che ogni aroma può risvegliare e così, lavorano creando fusioni che a volte diventano identificabili per una persona se lo adotta per anni.

È una professione in cui la cura dello strumento di lavoro, cioè del naso, è fondamentale. Il fumo è sconsigliato e i grandi profumieri confessano che di solito mettono qualche goccia di acqua di mare in ciascuna narice.

Viene creato un profumo, quindi, per mezzo di una formula disegnata da un naso che mescola elementi base, naturali e sintetici, al quale in laboratorio, in seguito, verrà aggiunto alcol nella sua giusta proporzione. Un fatto curioso: questi professionisti del profumo di solito non indossano fragranze sui loro vestiti e non sulla loro pelle, sempre che non sia molto fresca, che dia quella sensazione di leggerezza, e in tal caso, la mettono sul petto.

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